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Le “granitiche” convinzioni [sic] della destra che “unita” sta con Draghi e “disunita” sta con Draghi

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di Giovanna Di Rosa, #Lopinione

La leader Meloni ha un problema serio, anzi ne ha più di uno: deve riuscire a mantenersi sul trono di leader dei Conservatori Sovranisti europei rimanendo in buoni rapporti con Berlusconi, che sostiene con orgasmica convinzione ed adolescenziale entusiasmo il Draghi prossimo venturo, e con Salvini che aderisce al progetto di governo così come un rettile al sole che si scalda per lo scatto inaspettato.

Ne ha un altro in più: le truppe fratellate che al sud non la rendono proprio felice e non aiutano l’immagine del suo partito che si muoverà, lo ha detto la leader Meloni, all’insegna dell’opposizione patriottica. Non vuole dire nulla ma fa molto nouvelle politique européen. Per le fratellanze d’Italia dare un’occhiata ai successi (nel senso di fatti accaduti) di Foggia e della Calabria dei mesi scorsi.

L’importante, di questi tempi, sarebbe non fare politica al di là dell’obbiettivo che i leader favolosi si prefiggono per le quattro del pomeriggio del giorno corrente, ma avere un obbiettivo a lunghissima scadenza: obbiettivo che potrebbe essere ridare vita ad un paese decente, ad una politica decente e liberarsi del cialtronismo imperante. La stampa, soprattutto quella schierata col neobalillismo da social al posto del manganello, non aiuta. E nemmeno si dà da fare per aiutare. Tocca fare click, sennò si chiude. Altrimenti si potrebbe ricordare che la nuova destra estrema dell’opposizione patriottica quando il berlusconismo distruggeva il lavoro e i conti in Italia (spread a 522,11 come forse ricorda qualcuno) era già lì. Meno estrema e più Ministra. Anche se senza portafoglio.

Ma sappiamo in che paese viviamo, no? Certa stampa illuminata sa già cosa farà Draghi, quando, quanto costerà, in che modo, le date della firma e del giuramento e il nome di ognuno dei Ministri. Così impegnati a rincorrere il lettore, proprio come Meloni rincorre il voto in più per superare a destra Salvini e fors’anche Casapound, da dimenticarsi che il possibile futuro prossimo presidente del Consiglio deve ancora aprire bocca dopo avere detto alla stampa che accettava l’incarico con riserva. tutto fa lettori, basta non occuparsi di quello che succede sul serio.

Sono in questo in linea con i loro leader di riferimento, quelli che riescono a parlare di unità quando ognuno di loro fa e dice una cosa diversa e possibilmente contro l’alleato al quale è unito, o che addirittura riescono a dire che “non entrano nel governo” per essere utili, che sembra più una dichiarazione di fallimento che un investimento sul futuro, come se un imprenditore dicesse “fallisco per creare lavoro”, diciamo…

Certo con tutti ‘sti indagati, con le procure che assediano la Lega per questioni lombarde e risibili come 49 milioni scomparsi, con il  Berlusconi che conosciamo, ci devono giusto essere urlatori da web di buon volontà ed abilissimi col SEO per ricostruire una verginità ad un destra che sembra più meretrice che vergine e che vive solo di intenzioni di voto, avendo perso tutte le elezioni che dovevano stravincere, sempre secondi i sondaggi e le intenzioni di voto.

 

(11 febbraio 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 




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