di Redazione, #Foggia
Secondo il quotidiano La Notizia Giornale che cita Il Fatto Quotidiano ci sarebbe anche il nome del Sindaco leghista di Foggia, che vediamo in una foto eloquente, oltre a quello di un consigliere di Fratelli d’Italia, tra quelli finiti in una relazione consegnata dalle forze dell’ordine ai membri della commissione del ministero dell’Interno che dovrà decidere se sciogliere o meno il Comune per infiltrazioni mafiose, quello stesso ministero dell’Interno che nelle scorse settimane, ha insediato una commissione per valutare se esistono le condizioni per lo scioglimento.
Nella relazione si parla di “Collegamenti ambigui e discutibili di amministratori con soggetti orbitanti, se non appartenenti, a gruppi mafiosi locali”. Il Sindaco Landella è entrato nella Lega nell’agosto del 2020 ed è citato nel documento visionato dal quotidiano di marco Travaglio e ripreso da La Notizia Giornale.
Nel documento visionato dal Fatto sono citati rapporti con “alcuni componenti della famiglia ‘Piserchia’, noti pregiudicati in materia di traffico di stupefacenti” e viene quindi ricordata la parentela della moglie di Landella con Claudio Di Donna coinvolto nel 2009 in un’inchiesta per associazione mafiosa, anche se è vero che i parenti non te li scegli. Ricorda poi Il fatto che il figlio è stato denunciato per truffa aggravata in concorso con Francesca Bruno, compagna di Antonio Tizzano, figlio di Francesco Tizzano definito “esponente di rilievo della batteria Moretti-Pellegrino”. Non mancano nemmeno nomi e cognomi di consiglieri comunali, ex assessori e dipendenti ritenuti vicini ai clan con un’accusa anche per Bruno Longo, consigliere di Fratelli d’Italia arrestato lo scorso febbraio per tangenti.
La Commissione del Ministero dell’Interno dovrà decidere se la criminalità ha controllato il Comune. Tra i controllati risulterebbero costruttori, imprese funebri, sale scommesse, i fantini in corsa negli ippodromi, imprese di trasporti e dell’industria alimentare, commercianti. E persino gli ambulanti del mercato settimanale.
Insomma la città in mano, ma Landella si difende: “La mia amministrazione ha svolto il suo lavoro sempre in maniera trasparente”. Nessuno si augura il contrario.
(23 marzo 2021)
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