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La Polizia Postale ha sgominato una rete di pedofili italiani che si scambiava file ed immagini a pagamento, a sfondo pedopornografia, su una nota piattaforma di messaggistica. Si tratta di immagini realizzate anche da adolescenti. Venivano vendute online e prevedevano un “listino prezzi” per ogni prestazione richiesta.
Impiegati 100 investigatori del Centro Nazionale di protezione dei minori del Servizio Polizia Postale di Roma e della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari e Foggia, che hanno eseguito perquisizioni personali, informatiche e sequestri in 12 regioni e 17 province volte al contrasto della pedopornografia online, con il coordinamento delle Procure della Repubblica presso il Tribunale e per i Minorenni di Bari.
L’indagine, scrive Repubblica, è scaturita da una segnalazione di due genitori insospettiti dall’intenso utilizzo di alcuni social network della figlia adolescente. Le indagini hanno portato alla luce un vero e proprio sistema, consolidato, di vendita online di immagini e video pedopornografici autoprodotti da adolescenti e maggiorenni distribuiti dopo pagamenti su conti online.
(22 luglio 2020)
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