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Ammazzato perché si opponeva al caporalato. Adnan Siddique, 32 anni, arrivato in Italia cinque anni fa, è stato ammazzato a coltellate nella notte del 3 giugno dopo avere preso le difese di un gruppo di braccianti connazionali vittime del caporalato. Così lo hanno tolto di mezzo. I fatti a Caltanissetta.
Adnan Siddique aveva accompagnato qualche mese fa un bracciante a sporgere denuncia per non essere stato pagato e da quel giorno aveva continuato a ricevere minacce, tutte denunciate. Ma è stato ucciso lo stesso. Fermati per l’omicidio Muhammad Shoaib, 27 anni, Alì Shujaat, 32 anni, Muhammed Bilal, 21 anni, e Imrad Muhammad Cheema, 40 anni e il connazionale Muhammad Mehdi, 48 anni, arrestato per favoreggiamento. La storia, tristissima, è riportata da Globalist.it. Una storia di guerra tra poveri e di atteggiamenti mafiosi dentro gli atteggiamenti mafiosi nei quali intimidire ed uccidere se non stai zitto è modus operandi comune a tutti coloro che una vita onesta non la vogliono ed ostacolono coloro che la vivono e la praticano. Fino alle estreme conseguenze.
Adnan Siddique era nato a Lahore.
(8 giugno 2020)
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