di Roberto D’Alessandro*
“Per fortuna quest’anno la siccità colpisce molto di più le regioni del Sud” affermava il Ministro per l’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel maggio scorso. Questa “gaffe” (che gaffe non è dato che le risposte al Question Time vengono preparate con calma prima della seduta) ci fa capire come viene considerato da tutti Governi il nostro Sud: come una colonia interna, appunto.
Ma mettetevi per un attimo nei panni di un Governo, evidentemente Nord Centrico, per il quale il Sud non è null’altro che un territorio da sfruttare, da tenere sotto scacco perenne: il fatto che la siccità abbia colpito (ancora più duramente rispetto agli anni precedenti) solo il Sud è effettivamente una fortuna.
Gli oltre 2,7 miliardi di danni all’agricoltura siciliana sono una “fortuna” per gli agricoltori concorrenti del Nord… e per “fortuna” il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, non pretende aiuti dal Governo per fronteggiare la crisi. Ricordate l’anno scorso quando la siccità aveva colpito anche il Nord? Tutte le TV ne parlavano, i presidenti delle Regioni del Nord pretesero ed ottennero con facilità fondi straordinari; furono stanziati in tempi record aiuti statali (DL siccità n.39 del 14/04/23 e successivi) per risolvere la crisi (del Nord).
Per “fortuna” che la siccità ha colpito la Sicilia nel periodo delle ferie, così i turisti potranno provare sulla loro pelle le condizioni di disagio che i cittadini del Sud vivono praticamente ogni anno… e forse, per “fortuna”, non sceglieranno più la Sicilia come meta delle loro vacanze, preferendo le sempre più osannate località turistiche del Nord.
Per “fortuna” la siccità ha colpito la Sicilia in particolare, così ai “benaltristi” (anche e soprattutto quelli locali) sembrerà logico non pretendere la realizzazione del Ponte perché “c’è ben altro da fare prima” (tipo risolvere il problema idrico)… così il Governo potrà dire che i siciliani non vogliono il Ponte; ma davvero pensate che non realizzando questa opera strategica per il Sud gli altri problemi verranno effettivamente risolti? Non lo hanno fatto in 160 anni, perché dovrebbero farlo proprio ora? Perché al Nord si realizzano imponenti e spesso costosissime ed inutili opere infrastrutturali ed allo stesso tempo godono dei servizi primari? Purtroppo i complessi di inferiorità imposti ai cittadini del Sud inducono a pensare di dover rinunciare ad una delle due (o molto probabilmente ad entrambe, ancora una volta).
Per “fortuna” che la siccità ha colpito il Sud, così i giovani avranno un evidente motivo in più per abbandonare la propria terra ed andare ad arricchire altri territori… indovinate quali?
Per “fortuna” esistono TV e giornali di regime, che manipolano le informazioni, amplificano i difetti e sminuiscono i pregi del Sud (e viceversa per il Nord, ovviamente).
Per “fortuna” che è ripartito il Campionato di Serie A, così riprenderete in massa a tifare le squadre del Nord e dimenticherete in fretta i veri problemi della vostra quotidianità.
Adesso che vi siete immersi nel punto di vista di un Governo, manifestamente nord centrico, ritornate nei vostri panni di cittadini del Sud che vivono ogni giorno grandi disagi causati principalmente dalla mancanza di investimenti da parte di un Governo centrale che ha sempre privilegiato il Nord e sfavorito il Sud. Quella “fortuna” per voi si tramuta in una sfiga tremenda, che vi costringe a vivere nella precarietà, a vedere i vostri figli costretti ad abbandonare amici e parenti, a vedere i vostri genitori costretti all’emigrazione sanitaria, ad osservare con disgusto politici locali asserviti al potere toscopadano, il quale li usa come semplici cani da riporto in cambio di un piatto di lenticchie.
Di fronte a questa sfiga abissale, sicuramente vi sentirete impotenti, lo sappiamo. Ma la “fortuna” uno se la deve creare, quindi l’invito è a ribellarvi alla “sfiga” che vi perseguita da 160 anni, cambiando principalmente il vostro punto di vista, non cedendo al pregiudizio nazionale alimentato dalle TV nazionali che, ad esempio, mandano in prima serata, senza nessuna censura, un giornalista come Vittorio Feltri, già direttore de il Giornale e fondatore di Libero, che si prende la libertà di fare queste affermazioni: “Tra Nord e sud un abisso. Milano grande, Roma grande immondezzaio di Italia” (…) “Al Sud sono contro le autonomie perché vogliono vivere sulle spalle degli altri” (….) “I meridionali? In molti casi sono inferiori”.
E Sono solo alcune delle frasi di Vittorio Feltri, ma non solo, che quotidianamente TV e giornali nazionali lasciano passare più o meno acriticamente.
Il Movimento Equità Territoriale denuncia da sempre queste storture costituzionali cercando di dare risalto a tutte quelle che mortificano la Carta Costituzionale, basti pensare al secondo comma dell’art. 3 della costituzione, bisogna davvero fare uno sforzo enorme per capire come sia possibile che a fronte di uno dei principi fondamentali che, enunciando i valori sui quali si fonda la Repubblica, recita “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” sia ancora oggi in Italia presente una disomogeneità territoriale che non ha eguali in Europa.
*Movimento Equità Territoriale
(26 agosto 2024)
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