di Redazione, #Politica
Dunque all’Assemblea Regionale Siciliana non si risparmia sulle pensioni, dato che non si tagliano, e si dà il via a trecento nuove assunzioni: contratti triennali al costo di 27 milioni all’anno, totale a triennio 81 milioni di euro, perché soldi ce n’è sempre a bizzeffe. Ce n’è anche per le pensioni degli ex-dipendenti regionali che sono più alte della altre. Insomma un crogiuolo di buone norme. Buone per la politica che attraverso queste azioni mantiene il suo potere.
Insomma grandi manovre tra norme, per fare quello che si vuole, o si ritiene necessario fare per motivi di governo più che di governabilità, nonostante fosse passato il blocco del turn-over, bocciato l’articolo che avrebbe tagliato le pensioni (più alte) degli ex regionali e insomma, che volete che si dica ancora. Le cose stanno lì e si vedono tutte. si chiamano concorsi, assunzioni, piccoli o grandi privilegi e cambiare tutto perché non cambi niente. Avanti c’è posto. Finché c’è.
E’ sempre, insomma, quella Lega che parla di gestioni finanziarie corrette, buon governo, che punta il dito contro gli sprechi e i privilegi, salvo poi fare il contrario.
(23 marzo 2021)
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