di Giovanna Di Rosa
Intervenendo al congresso di Art.1 il presidente del M5S, all’indomani delle polemiche sulle pretese economiche di Grillo in qualità di consulente, è tornato sulla questione della sua mancata risposta alla domanda “Chi voterebbe tra Le Pen e Macron” – alla quale non ha risposto offrendo, lo ripetiamo, un siparietto imbarazzante, per come aveva gestito il suo non voler rispondere, non perché sospettassimo un lepenismo nascosto – come scrivemmo su Gaiaitalia.com Torino (link in alto).
Lo ha fatto in modo chiaro con una dichiarazione roboante: “Trovo assolutamente vergognoso il tentativo di attribuire al Movimento 5 stelle una simpatia lepenista” e sottolineando subito dopo che “l’orizzonte progressista” del M5S “è così esigente che anche alcune posizioni assunte pubblicamente da En marche in materia di giustizia sociale e transizione ecologica noi le troviamo fin troppo prudenti”. E ha chiuso con l’apprezzamento di “lealtà” dimostrata da Art.1 al Conte Due e l’assicurazione che le posizioni del M5S sono “assolutamente distanti da forze” di ispirazione lepenista.
(24 aprile 2022)
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