di Redazione Cronaca
Tra gli arrestati un cittadino ucraino: tra le ipotesi di lavoro un attacco a un centro commerciale nel Nolano e addirittura l’attacco a una caserma dei Carabinieri. Neonazisti de morondanga ma con mire da gran salto: dalla propaganda pura e semplice al rango di organizzazione sovversiva di stampo suprematista, come scrive Repubblica.
Quattro persone sono indagate e finite in cella nell’ambito di una “delicata indagine della Digos e dell’Antiterrorismo coordinata dai pm Antonello Ardituro e Claudio Onorati con il procuratore Giovanni Melillo, fino a qualche mese fa capo dei pm di Napoli, ora al vertice della direzione nazionale Antimafia e antiterrorismo”. Gli arresti sono avvenuti tra Napoli, Caserta e Avellino dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Quattro le persone gravemente indiziate di appartenere ad una associazione con finalità di terrorismo di matrice neonazista, suprematista e negazionista tra le provincie di Napoli, Caserta e Avellino.
Oltre ai quattro, tra di loro il gestore di un canale Telegram, anche un romano 36enne, che dovrà difendersi dall’accusa di propaganda di ideali neonazisti.
(15 novembre 2022)
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