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Affabulazione presenta “Le Quattro Morti di Pier Paolo Pasolini”. A Napoli dal 17 al 20 novembre

di Redazione Teatro

Nell’ambito di “Affabulazione”, progetto sostenuto dal Comune di Napoli con il contributo del Fondo Unico per lo Spettacolo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, da giovedì 17 a domenica 20 novembre, alle 21.00 (ingresso libero), presso il 33° Circolo Didattico Risorgimento di via Canonico Scherillo 40, va in scena la prima mondiale lo spettacolo multimediale “Le quattro morti di Pier Paolo Pasolini” di Gian Maria Cervo con la regia di Pep Gatell, presidente della Fundación Epica de La Fura dels Baus. Seguirà – a partire dal 21 novembre – il “Laboratorio Visioni Pasoliniane”, workshop creativo aperto a pubblico e artisti, tenuto da Roberto D’Avascio (Università l’Orientale di Napoli). Lo spettacolo presenta due aspetti inediti: per la prima volta un regista della Fura dels Baus incontra il lavoro di un drammaturgo contemporaneo rappresentato internazionalmente, e per la prima volta celebra la figura di Pasolini. L’evento avviene nella periferia di Pianura-Soccavo a Napoli, la città con cui il grande poeta morto a Ostia nel 1975 più si era posto in un rapporto di simpatia psichica. Sono parte del cast Antonio Carluccio, Francesca De Nicolais, Riccardo Festa (nella parte di Pier Paolo Pasolini), Noemi Francesca, Giuseppe Orsillo, Antonio Piccolo, Antonio Spagnuolo, Emilio Vacca e Marco Vidino, cui si aggiunge la partecipazione straordinaria di Gaetano di Vaio. Soundscape e musiche originali sono di Marco Vidino, con la consulenza musicale di Antonio Carluccio. Scene di Livia Ficara e costumi di Dario Biancullo. Registi assistenti, Alejandro Cueva e Pedro Lorente. Regista dei contributi video Edgardo Pistone. Produzione esecutiva di Giovanna CrispinoFrancesco di Sarno e Francesco Di Vaio (Bronx Film).

L’opera nasce dall’osservazione del drammaturgo Gian Maria Cervo dei dipinti di Nicola Verlato, pittore italiano neocaravaggesco considerato tra i massimi esponenti della cosiddetta lowbrow art, che lavora in un ampio spettro mediatico, dalla pittura alla scultura, dalla A.I. Art alla NFT Art.  Nei suoi dipinti Verlato trasla la morte di Pasolini a un set di scenari storici idealmente “vicini”, come l’assassinio di Christopher Marlowe nel 1593, l’uccisione dei Gracchi a Roma nel II secolo avanti Cristo. A partire da questo Cervo ha sviluppato un’opera “di storia redentiva” in quattro quadri che trasforma i fatti attraverso strategie di emendamento della storia, verità estatica e fake provocatorio (reference per questo tipo di lavoro possono essere “Once Upon a Time in Hollywood” di Tarantino e “Death for Five Voices”, documentario di Werner Herzog). I quattro quadri sono ambientati a Deptford (Pasolini/Marlowe), Roma 1606 (Pasolini e Caravaggio), Roma 133-121 a.C. (Gracchi) e Roma 1975 con riferimenti a Ostia (nella data storica della morte di Pasolini ma in questa scena Pasolini vive).

Un’altra fonte di ispirazione per Cervo è la frase di Pasolini su Napoli: “Io so questo: che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg o i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. […] Una negazione fatale contro cui non c’è niente da fare. Essa dà una profonda malinconia, come tutte le tragedie che si compiono lentamente; ma anche una profonda consolazione, perché questo rifiuto, questa negazione alla storia, è giusto, è sacrosanto.”

Il progetto vede la collaborazione della Fundación Epica de La Fura dels Baus, di Arci Movie NapoliBronx Film e Associazione Napolinmente . A partire dal 21 novembre sarà poi sviluppato il LABORATORIO VISIONI PASOLINIANE, che condurrà artisti e membri del pubblico a scrivere “response plays” originali, cioè opere nate in risposta alla visione di materiali video, pittorici, fotografici e letterari riferiti a Pier Paolo Pasolini. I materiali prodotti verranno letti durante una dimostrazione finale e vengono presi in considerazione anche per future rappresentazioni in forma piena anche nella prospettiva di dare continuità alle attività proposte sul territorio. Il laboratorio sviluppa soft skills inerenti alla polifonia sociale nei partecipanti ed è tenuto da Roberto D’Avascio (docente di letteratura inglese presso l’Università l’Orientale di Napoli e presidente di Arci Movie) e da Gian Maria Cervo.

 

AFFABULAZIONE
Eventi, rassegne e laboratori nella Napoli policentrica

LE QUATTRO MORTI DI PIER PAOLO PASOLINI
di Gian Maria Cervo
Regia Pep Gatell
Da giovedì 17 a domenica 20 novembre
INGRESSO GRATUITO 

Info: ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com

 

 

(14 novembre 2022)

©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 



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