di Giancarlo Grassi
Salvini che si fa male a colpi di tweet con la sua lega inchiodata a poco più dell’8% delle intenzioni di voto e che rilegge i suoi presidenti di punta coi voti di Meloni d’Italia, non è nemmeno più una novità. E’ utile e istruttivo però ricordarsi di quando diceva sui migranti ciò che Carlo Calenda ricorda con un tweet del 14 marzo. Oggi però sembra essere più prudente, perché a dire cose ovvie, che in parte si conoscono già anche se non in quei termini, oggi è il governo di cui Salvini è vicepresidente e ministro.
Ecco pic.twitter.com/MeuswZbKqt
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) March 14, 2023
Il segretario della Lega, ha infatti rilasciato dichiarazioni piuttosto leggere sulla questione sollevata da Guido Crosetto e Antonio Tajani secondo i quali sarebbero forze russe, forse dietro gli ordini di Putin?, in particolare la Brigata Wagner a spingere orde di clandestini verso l’Italia. Alla leggerezza un po’ opportunista di Salvini fa da contraltare il catastrofismo che subito ha cominciato a trapelare da stanze governative con tanto di citazione di servizi segreti (non meglio identificati in quanto tali) secondo i quali 680mila migranti (dalla Tunisia diceva da Lilli Gruber, un Italo Bocchino sempre più sconcertante superficiale di una realtà che non c’è il 14 febbraio) sarebbero pronti a invadere l’Italia. Salvini non ha reso noto se anche questi numeri sono per lui un brutto scherzo.
Di certo non lo ritiene tale il sottosegretario Mantovano che è molto meno facilone sui numeri e assai più realista sulla questione. Senza citare i numeri molto lontani dal concetto di “invasione” che la Lega vorrebbe cavalcare il sottosegretario precisa che a preoccupare non sono le centinaia di migliaia migranti in arrivo che vorrebbe il delirio collettivo targato destra-destra, ma la quantità di sbarchi. cinque al giorno, cita Repubblica, con un margine di altissimo rischio per la vita di chi si arrischia a salire su quei barconi. Dunque non era colpa del PD e di Lamorgese, come cita il leghista indimenticabile, e la questione è sempre quella.
Per capire cosa succede nella vita della gente bisogna viverne le stesse condizioni.
(15 marzo 2023)
©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata