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Potenza, tifoso del Rionero morto investito da un’auto pirata di ultrà del Melfi. Arrestate 25 persone

 

di I.S., #Basilicata twitter@gaiaitaliacom #NotizieSud

 

Rivalità calcistica sul campo e fuori dal campo. Precisamente sulla strada, dove domenica 19 gennaio non si è potuta evitare una tragedia, in realtà, perfettamente evitabile quando si ragiona e si agisce entro i confini della civiltà. Ma per motivi che sfuggono a chiunque non coltivi nel proprio cuore una tale e rabbiosa passione calcistica, sono cose che purtroppo possono succedere.

Per Fabio Tucciariello, 33 anni, essere tifoso della Vultur Rionero è costato la vita. L’uomo, infatti, è stato travolto da un’auto sulla quale viaggiavano alcuni tifosi del Melfi, nei pressi della stazione di Vaglio di Basilicata, in provincia di Potenza. Le due squadre – militanti entrambe nel campionato di Eccellanza lucana – non dovevano nemmeno incontrarsi sul campo. Secondo le prime notizie circolate nel pomeriggio di domenica, i tifosi della Vultur Rionero erano diretti a Brienza (Potenza), quelli del Melfi a Tolve (Potenza) per seguire le loro squadre. La partita del Rionero è stata, inoltre, sospesa dopo la notizia della morte di Fabio. L’incidente sarebbe avvenuto all’arrivo dei tifosi del Melfi mentre quelli del Rionero sarebbero stati fermi nei pressi della stazione ferroviaria di Vaglio di Basilicata per aspettare altri sostenitori vulturini. Negli scontri sono rimasti feriti altri tre tifosi, uno di loro in modo grave; dopo essere stato trasportato in elisoccorso all’ospedale San Carlo di Potenza, il giovane è stato operato per le fratture a un braccio, a un avambraccio e a una gamba. Gli altri, sono stati medicati e dimessi in serata.

Le dinamiche e le motivazioni dietro all’incidente non sono ancora chiare. Anche se, fin da subito, considerare lo scontro come totalmente accidentale risulta difficile. La polizia indaga per chiarire se tra le due tifoserie vi siano stati scontri già prima dell’investimento. Non sono da escludere pianificate “alleanze” per una possibile resa dei conti o “semplice” rivalità calcistica: la polizia, infatti, non esclude che alcuni tifosi del Melfi, gemellati con quelli del Lavello, altra tifoseria rivale del Rionero (gemellata con i potentini), li stessero aspettando. Anche se l’ipotesi privilegiata è quella di una rissa tra tifosi finita in tragedia. Qualcuno ipotizza che i due gruppi di supporter si fossero dati appuntamento vicino alla stazione dopo essersi incontrati in un’area di servizio della Basentana, distante una decina di chilometri dal luogo dei tafferugli. O che un gruppo abbia deciso di tendere l’imboscata all’altro.

Nel corso del pomeriggio, gli agenti della Questura di Potenza hanno poi rintracciato e fermato una Fiat Punto sulla quale sarebbero stati a bordo dei tifosi del Melfi. Gli occupanti dell’auto, tre giovani, sono stati condotti immediatamente alla questura di Potenza per essere interrogati. Alla sera sono arrivati i provvedimenti. La polizia ha arrestato 25 persone: secondo Ansa, la polizia ha arrestato un uomo di 30 anni, tifoso del Melfi, che sarebbe stato alla guida della Fiat Punto, e altri 24 ultrà della Vultur Rionero sono stati posti agli arresti domiciliari.

Per la mattina di lunedì, Il prefetto di Potenza Annunziato Vardé ha convocato alle ore 9 una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. All’ordine del giorno quanto è accaduto tra le tifoserie di Vultur Rionero e Melfi. Alla riunione – secondo quanto reso noto all’Ansa dallo stesso prefetto – parteciperanno i presidenti delle due società, i sindaci di Melfi e Rionero in Vulture e il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

Episodio che senz’altro richiede chiarezza. Anche se rimane un po’ di scetticismo sul fatto che una ricostruzione chiara e trasparente dello scontro possa davvero smuovere la cosiddetta opinione pubblica nei confronti di queste “guerriglie tra ultrà”. Ormai non ci stupiscono neanche troppo da quanto sono radicate ed endemiche al modus italianus. E ricordiamo che in Russia, solitamente da ubriachi, si litiga e ci si schiera furiosamente tra Tolstoj e Dostoevskij. Tutti questi comportamenti sono sbagliati. Ma sono le priorità che ci fanno – seppur amaramente – sorridere.

 

 

(20 gennaio 2020)

@gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 




 

 

 




 

 

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