La Russia accusa l’Italia di avere “dimenticato il nostro legame speciale”

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di Giovanna Di Rosa

I disastri della politica di un ventennio di berlusconismo con destre varie e prone al seguito, a fare l’occhietto alle fino a ieri democrature, poi democrazie illiberali, oggi pericolo per il mondo, anziché agire con mente da statista attenta al futuro, sono riassumibili nella nuova minaccia lanciata dalla Russia all’Italia che dice, in soldoni, “avete dimenticato il nostro legame speciale”. Legame speciale che la foto in alto riassume perfettamente.

Così dopo la passerella di Putin sulla cui veridicità ci sarebbe molto da discutere, ma alla quale pare che i Russi credano ciecamente non avendo altra fonte d’informazione che il nuovo simbolo “Z”, dopo che il presidente cinese Xi ha sostanzialmente mandato a quel paese Biden – si occupi della questione “chi ha messo la campanella al collo della tigre” – con l’aiuto di saggi proverbi di cultura confuciana, perché so’ cazzi vostri non si può dire, e dopo che Salvini ha detto ai giornalisti che ritornerà in Polonia, ma non vuole farlo sapere ai giornalisti, tocca tornare alle cose serie. Anzi serissime.

E la minaccia della mattinata del 19 marzo all’Italia dalla Russia che dice che se il nostro paese continua nel solco delle sanzioni internazionali subirà conseguenze irreversibili, tocca rendersi conto che il problema Putin con il fedele sodale Lukashenko, va molto al di là dell’Ucraina, e l’anima sembra stare in una profonda decisione di esportare il nuovo sovietismo illiberale in quell’Occidente irriconoscente che ha avuto l’ardire di trattare la Russia come una nazione di serie B. Il problema dell’irrigidimento delle politiche interne ed estere del Cremlino non è sul tavolo da oggi, è visibilissimo almeno dal 1999, ma sembra che pochi in Europa, e tra quei pochi non c’era certo Berlusconi, non c’erano Salvini e Meloni, e non c’era nemmeno il M5S il cui numero uno Di Maio guida oggi il ministero degli Esteri.

La triangolazione Italia-Russia-Turchia non è certo stata un’invenzione delle sinistre; non è stata un’invenzione delle sinistre l’accordo che la Lega ha firmato con Nuova Russia, partito di Putin; non è stata un’invenzione delle sinistre il filo-illiberalismo di Meloni che faceva il filo – politicamente parlando – a Orbán in Europa e a Bannon oltreoceano. C’è stato un avvicinamento a quelle posizioni guidato scientemente, anche se non riusciamo a vedere a che pro, perché non è certo che il gas lo si sia ottenuto gratis – e oggi che sta accadendo ciò che era chiaro sarebbe accaduto le destre sono diventate trine: una è filogovernativa  anti-Putin dall’opposizione, l’altra sta al governo e si scopre pulsioni umanitarie assolutamente incredibili e anti-putinismi ridicolizzati urbi et orbi e l’altra destra, quella che si vende come responsabile e moderata, celebra finte nozze che nemmeno un adolescente si sognerebbe di mettere in piedi. Ecco a chi è stata data in mano l’Italia nel 1994 con semi-plebisciti.

 

(19 marzo 2022)

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