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C’era una volta la Lega pre-Salvini del 2013… E poi fu Papeete (e non ci sarebbe stato bisogno della foto falsa e del cartello scritto male)

La foto è falsa e Salvini non ha mai detto quello che denuncia il cartello

di Giovanna Di Rosa #Maiconsalvini twitter@gaiaitaliacom #Maiconlalega

 

Ogni tanto un salto indietro nel tempo aiuta. O meglio, può aiutare. O ancor meglio, potrebbe aiutare, se questo popolo che detestiamo e amiamo – il nostro – non fosse così clamorosamente schiavo delle pulsioni delle proprie viscere da riuscire a dimenticare tutto, in nome della rabbia del momento. Una rabbia così potente che lo rende cieco e sordo, e soprattutto sventato , al momento di andare al voto.

Un voto che è spesso una palla al piede per la vita e l’evoluzione del paese, del quale poiil cittadino folgorato dal salvinismo, lamenta l’inefficienza, le incapacità, le gabelle, le disonestà, le falsità, i raggiri, le bugie, la protervia, l’ignoranza, tutti difetti che vengono visti fuori quando ogni italiano ce li ha dentro. Vorremmo tuttavia cercare di farvi ritornare indietro nel tempo e farvi ricordare alcuni passaggi fondamentali di certa politica oggi sovranista, ieri l’altro federalista, ieri antimeridionalista e domani chissà che cosa.

Era il congresso dei giovani padani del 2013 e Salvini stava già scalando la sacra vetta della segreteria della Lega che portò al governo nel 2018 grazie alla connivenza di Di Maio che poi lo buttò giù dalla torre con l’aiuto di Renzi, e scoprimmo che Conte poteva anche essere un premier.

Va ripetuto che la foto che vedete in alto è falsa e che le parole che sono state riportate ed attribuite a Salvini non sono state dette da Salvini, ma non sono certo estranee alla Lega; è altrettanto evidente che Salvini non può non condividerle in qualche modo, essendo poi diventato il leader del partito che le propugna.

Comunque le cose sono andate così, come riporta il sito pagellapolitica.it che pubblica anche gli audio del Congresso Giovani Padani del 2013. Fu infatti Luca Salvetti, allora dei Giovani padani Valle Camonica a pronunciare la frase:

Ho letto sul Sole 24 Ore che, ancora una volta, verranno aiutati i giovani del Mezzogiorno. Ci siamo rotti i coglioni dei giovani del Mezzogiorno, che vadano a fanculo i giovani del Mezzogiorno!»,

quindi Michael Quercia, dei Giovani Padani della Romagna, dichiarò con raffinatezza:

Al Sud non fanno un emerito cazzo dalla mattina alla sera. Al di là di tutto, sono bellissimi paesaggi al Sud, il problema è la gente che ci abita. Sono così, loro ce l’hanno proprio dentro il culto di non fare un cazzo dalla mattina alla sera, mentre noi siamo abituati a lavorare dalla mattina alla sera e ci tira un po’ il culo».

Naturalmente Salvini nell’antimeridonalismo c’ha sempre messo del suo, tanto da essere condannato al pagamento di una multa di 5.700 euro per un coretto di rara raffinatezza concettuale che diceva “senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani”… ; molti di quei napoletani ora lo applaudono e insieme a tanta gente del Sud, corre a osannarlo (per poi votarlo) ad ogni apparizione nella quale lui abbia spazio sufficiente per vendere le sue parole vuote di senso e gonfie di slogan.

Quindi non ve la prendete con lui per quella bufala riportata nella foto, cercate invece di rendervi conto delle bufale di cui riempie i suoi discorsi svuotando di contenuti la politica, della sua incapacità, della sua sfrenata sete di potere, della sua incontrollabile ambizione, del suo essere ogni giorno una cosa diversa, dell’umiliante prifilo istituzionale tenuto ai tempi in cui, Ministro dell’Interno in carica, giocava a fare l’adolescente mojito in mano al Papeete. Avrete ragioni reali per non prenderlo sul serio anziché basarvi su fake-news. Di quelle lui è il principe.

 

(19 maggio 2020)

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