di Redazione #Napoli twitter@gaiaitaliacom #Cronaca
Aveva costretto quarantatre dei suoi operai, in nero e trattati come schiavi, in uno stanzino di pochi metri quadri, senza luce e senza servizi e li aveva tenuti lì per sei ore fino a quando le forze dell’ordine non si sono insospettite vedendo una porta blindata chiusa e non hanno costretto l’imprenditore-schiavista ad aprirla.
Gli operai-schiavi erano stati fatti entrare e chiusi dentro in fretta e furia quando le forze dell’ordine erano arrivate nell’azienda dove l’imprenditore (fa vergogna chiamarlo imprenditore) li faceva lavorare in condizioni umilianti, in nero ed in situazione di semi-schiavismo. L’uomo è stato arrestato, gli è stata comminata una multa di 600mila euro e sicuramente la storia non finirà lì.
Accade a Melito di Napoli e non è certamente utile a far cambiare i pregiudizi che gravano sulla zona anche a causa di episodi come questo. Le 43 persone liberate vivevano un vero e proprio inferno: una prigione nella quale venivano tenuti segregati. Sono tutti italiani, tutti senza contratto. Tutti schiavizzati. Producevano per le grandi griffe. Una vergogna.
(16 novembre 2019)
©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata