di Daniele Santi, #Politica
Straordinario trasformismo leghista. Ricordate l’assessore regionale Razza che chiedeva di “spalmare i morti” nei bollettini e che era stato dimissionato in seguito all’invereconda vicenda? Ebbene il nuovo Unto dal Salvini ha fatto il miracolo, con la complicità terrena di Musumeci, ed ha restituito a Razza il posto da assessore. Certo tutto avviene in onore alla presunzione di innocenza, ma ci sembra una gestione del potere un po’ spericolata.
La questione è nota e non si voleva certo la messa alla gogna, certamente un po’ più di pudore istituzionale da parte del presidente Musumeci sarebbe stato gradito. Si sta parlando delle spregiudicate politiche leghiste, non certo di questioni di diritto costituzionale trattato in punta di forchetta.
Si accoglie quindi con disincanto il colpo di spugna operato da Musumeci che sessanta giorni dopo il fattaccio, decide di cancellare le dimissioni presentate da Razza poche ore dopo lo scandalo sui dati falsi in Sicilia. Insomma ci si circonda, non importa a che prezzo, solo di fedelissimi. E la fedeltà, nell’immediato, paga. Il conto si pagherà nel 2022.
(3 giugno 2021)
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