di Franco Calderone*
Notizie che parlano di pastifici italiani che avrebbero stipulato contratti con gli esportatori canadesi per rifornirsi di grano al glifosato che garantisca loro un’autonomia fino al prossimo mese di marzo 2023 acquistando a costi più che concorrenziali merce di qualità “tutta da chiarire” e silurando senza pietà i produttori meridionali e prioritariamente siciliani.
Per avere un’idea, si consideri che il Canada ha raddoppiato la produzione andando oltre ogni più ottimistica previsione. Probabilmente falliranno tanti cerealicoltori italiani ma certamente falliranno tutti quelli del Sud Italia, dato che il grano duro viene coltivato quasi esclusivamente al meridione ed in Sicilia. Grano che è stato coltivato a costi tripli rispetto al passato e che saranno costretti a vendere ad un terzo del suo valore reale.
È un diritto alla sopravvivenza chiedere interventi urgenti a favore dei cerealicoltori ed a meno che la politica in atto voglia determinare la distruzione del settore nel sud ed in Sicilia creando un’emergenza sociale ed umana di proporzioni senza precedenti, al Meridione deve essere concessa la chance di vendere il proprio prodotto ad Egitto, Algeria, Marocco e Tunisia, paesi questi ed altri del versante africano mediterraneo, che non stanno producendo rischiando una gravissima “emergenza fame”, ma nonostante ciò non comprano grano canadese proprio per via del glifosato rifiutandolo perché adulterato. A ciò si aggiunge che sono Paesi che non utilizzano grano tenero.
Questa soluzione consentirebbe la sopravvivenza del settore cerealicolo meridionale e siciliano oltre alla conservazione nel tempo di un prodotto di qualità. Non attuarla equivarrebbe ad una cosciente volontà di devastazione ed impoverimento di una parte del Paese che vive di quell’economia. Sono soprattutto indispensabili provvedimenti che operino sul blocco delle cambiali, dell’indebitamento oltre a interventi diretti e concreti in favore degli agricoltori meridionali che hanno davanti a loro ed alle loro famiglie, centinaia di migliaia di donne ed uomini, il punto di non ritorno condannandoli alla povertà estrema. Futuro Meridiano non assisterà passivamente a questo scempio di dignità e di futuro e si impegnerà con tutte le proprie forze in questa battaglia per la vita.
*(Presidente di Futuro Meridiano)
(12 luglio 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata