È stato appena convalidato l’arresto per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale, nei confronti di un cittadino tunisino di 29 anni senza fissa dimora che, ieri mattina, in Piazza San Pietro, aveva iniziato a caricare il suo telefono cellulare alla presa elettrica degli apparati radiogeni, posti sotto il Colonnato del Bernini e utilizzati per i controlli di sicurezza.
La scena non è sfuggita al personale dell’Ufficio Informativa dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza Vaticano: una squadra di poliziotti in borghese che si occupa di garantire quotidianamente la sicurezza delle migliaia di italiani e stranieri che si recano in Piazza San Pietro per turismo o fede, e che a tal fine mette in atto ogni utile comportamento per prevenire iniziative, volte a turbare la pacifica fruizione della Piazza.
Gli agenti, dopo essersi qualificati mostrando la placca di riconoscimento, chiedevano con garbo al giovane di porre fine al suo comportamento, ma ricevevano una risposta sfrontata ed arrogante. Non solo. Lo straniero cominciava subito dopo a urlare e dimenarsi, creando pericolo ai numerosi turisti che affollavano in quel momento il Colonnato, e che erano in fila per partecipare alla messa celebrata dal Santo Padre.
Il giovane, dopo aver scansato i poliziotti, spintonandoli con violenza per assicurarsi la fuga ed impedire l’attività di Polizia, continuava a urlare, brandendo un ombrello e una borraccia per colpirli, e si allontanava precipitosamente verso Largo del Colonnato. Subito raggiunto, proferiva a gran voce frasi ingiuriose nei confronti degli agenti, distintamente udite dalle numerose persone lì presenti, e riprendeva poi la fuga verso via di Porta Angelica, continuando a inveire contro i poliziotti. Per evitare l’aggravarsi della situazione, visto che lo straniero era giunto nel frattempo di fronte al Cancello di Sant’Anna, uno degli ingressi dello Stato Città del Vaticano, gli operatori di polizia provvedevano a bloccarlo, grazie anche all’ausilio di personale dell’Esercito Italiano lì presente in servizio di vigilanza.
Lo straniero, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, la persona e per spaccio di stupefacenti, è stato arrestato sulla base dei Trattati Lateranensi del 1929 tra la Santa Sede e l’Italia, secondo cui Piazza San Pietro, pur facendo parte dello Stato Città del Vaticano, è soggetta ai poteri di polizia delle Autorità Italiane.
(4 novembre 2023)
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