Dal 30 settembre al 3 ottobre Lampedusa ha ospitato l’undicesima Giornata della memoria e dell’accoglienza. Nell’ambito del progetto “Protect people, not borders” l’evento, promosso dall’associazione Comitato 3 ottobre e sostenuto dai fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha coinvolto circa 500 studenti e insegnanti provenienti da diversi Paesi europei, e oltre sessanta testimoni e superstiti di vari naufragi nel Mediterraneo.
L’obiettivo principale è stato quello di mantenere viva la memoria delle oltre 30.000 vittime che hanno perso la vita nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa dal 2013 ad oggi e di sensibilizzare le nuove generazioni sui temi delle migrazioni, dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani.
Lo scrive Il Nuovo Rinascimento, una delle riviste ufficiali dell’Istituto.
Quattro giornate di workshop, tavole rotonde, testimonianze e commemorazioni, durante le quali sono stati affrontati temi cruciali come le politiche migratorie, la violenza sui migranti e l’importanza del dialogo interculturale. Gli interventi hanno stimolato riflessioni profonde tra i giovani partecipanti, aiutandoli a comprendere le sofferenze e le sfide legate ai fenomeni migratori anche grazie a una frase di Daisaku Ikeda, maestro buddista e costruttore di pace, fondatore della Soka Gakkai Internazionale: “Una marea crescente di amicizia fra le giovani generazioni non mancherà di trasformare la società. Sono fiducioso che l’amicizia fra i giovani riuscirà a invertire energicamente le torbide correnti dei conflitti e delle divisioni e darà origine a una vivace cultura di pace basata sul profondo rispetto per la diversità”.
Ulteriori approfondimenti sulla Giornata, qui.
(5 ottobre 2024)
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