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Famiglie Arcobaleno in piazza a Milano. Salvini dà il meglio: “Famiglie LGBTQ? Io apro cantieri”

di Paolo M. Minciotti

Poteva rispondere: “Famiglie Lgbtq? ‘Esticazzi” e più o meno siamo lì. Di fronte alle diecimila persone riunite in Piazza della Scala, tra le molte pervenute anche una Vladimir Luxuria riscopertasi attivista in un’assemblea affollata anche di celebrità che non avrebbe certo sentito la loro mancanza. L’assemblea.

Così mentre Salvini si esprime come solo Salvini sa esprimersi e Roccella rispolvera la teocrazia familista secondo FdI parlando di “commercio di bambini” – ma ha sbagliato film perché quel commercio lì lo fa Putin – in piazza ci sono persone con bambini reali e problemi reali ai quali questo governo di destra-destra, razzista e discriminatorio, oltre che omofobo, ha deciso di sbarrare la strada.

La scusa è un vuoto legislativo prontamente cavalcato da Piantedosi che non perde occasione di prendersela con le minoranze con decisioni grazie alle quali passerà alla storia (“Fama, infamia che importa. Sarò ricordato”, è sempre Shakespeare) e che di fatto inseriscono in un limbo migliaia di bambini con un atto semplicissimo: non recepire la raccomandazione europea che dice, in soldoni, che tutti i bambini nati sul territorio dell’UE hanno gli stessi diritti. E’ chiaro per per Meloni, Salvini, Berlusconi e quelli che vendono il loro scarno 1,1% nel sogno di una poltroncina, i bambini non sono tutti uguali. Ce ne sono di serie A – i loro – e poi tutti gli altri.

Elly Schlein è lì, un capolavoro di strategia politica, mai nessun segretario PD prima d’ora ha fatto un atto simile, e con lei c’erano alcuni che oltre a pretese di famoseo potevano aspirare anche ad avere qualcosa di sensato da dire: Francesca Pascale ad esempio, che aveva fatto precedere la sua presenza in piazza nella manifestazione di oggi da un’apparizione da Lilli Gruber lo scorso 17 marzo dove aveva detto con inaspettata chiarezza come la pensa su queste destre oscurantiste e omofobe.

Tra gli interventi quello di Emma Bonino che chiede ai Sindaci “si schierino per non attuazione della circolare” dal momento che la circolare piantedosiana “non è vincolante per i sindaci”. Beppe Sala, da parte sua, lo ha già fatto. Poi la più efficace, sopresa!, è proprio Francesca Pascale che il mondo di quella destra-destra lì che delira di una famiglia tradizionale che poi non vive nel suo quotidiano lo conosce bene e dal di dentro, quando dice: “… è venuto il momento di smetterla con questi scontri tra destra e sinistra, perché i diritti civili sono i diritti di tutti, anche di Giorgia Meloni e di sua figlia”.

Poi Schlein parla per ultima e annuncia che è pronta la legge da presentare in parlamento.

 

(18 marzo 2023)

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