di G.G., #politica
In “maniera autonoma” per la poltrona di presidente della Regione Calabria. Così, per dare il proprio contributo, mica per un’ulteriore spezzatino di voti che favorisca una destra impresentabile.
Con timing sospetto, l’ex presidente di Regione Calabria, Mario Oliverio, ha infatti fatto sapere che anche lui sarà della partita, con percorso e liste diverse da quelle del suo (ex?) Pd contro il Pd, ma con il Pd e quanto ce piace esse pro e contro… Di un’ulteriore candidatura si sentiva la mancanza, chissà se ha chiesto il permesso a Spirlì, già furioso per la candidatura di De Magistris che mancava di calabresità, e chissà come l’hanno presa al Nazareno ché c’hanno l’incazzatura facile quando decidi per l’indipendenza. Almeno ufficialmente.
Il candidato ha risposto così ai comitati “Oliverio presidente”, che Repubblica definisce cuore e motore della campagna elettorale che lo ha trascinato alla guida di Regione Calabria nel 2010, divenuto poi zoccolo duro dei suoi fedelissimi e più di recente, catalizzatore del malcontento dem dopo che l’ex governatore ha provato a bussare alla porta del Nazareno e incassando un tonante niet e dopo il naufragio, così raccontano, dei contatti con il polo civico di Luigi De Magistris.
(17 agosto 2021)
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