di Redazione #Politica twitter@gaiaitaliacom #Calabria
Gli ideali del Movimento per l’Equità Territoriale – M24A-ET – sono altro rispetto a quanto visto e sentito finora dalla politica che ha (in)governato in Calabria. Questo non significa ignorare quanto succede tutt’attorno a noi in funzione di un’utopia fine a se stessa, bensì offrire al dibattito pubblico e agli elettori un un altro punto di vista. Mi riferisco all’articolo 3 della Costituzione, come all’articolo 32, che in Calabria sono stati totalmente ignorati dai governi nazionali e mai pretesi da quelli regionali. Mi riferisco al LEP mai applicati e alle variabili dummy che invece sono state vergognosamente applicate a danno dei calabresi. Questi argomenti sono alla base della politica programmatica di M24A-ET, non fosse altro che in essi si racchiude buona parte del concetto di Equità Territoriale. I Cittadini calabresi sono stati privati dei loro diritti in ogni settore della vita sociale, pretendere l’Equità Territoriale sarà il punto di partenza per il quale ogni elettorale dovrà impugnare in mano le potenti arma del cambiamento: la matita e la scheda elettorale.
Lo scrive un comunicato di Massimo Mastruzzo, del direttivo nazionale M24A-ET, giunto in redazione.
(28 novembre 2020)
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