di Daniele Santi, #politica
Eccoli quelli del ne usciremo migliori e che poi invece, siccome per diventare migliori servono impegno e mezzi, sono tornati ai vecchi metodi. Eccoli. Sono tornati con tutto il loro carico d’odio contro gli avversari politici in libere elezioni democratiche, alla vigilia dell’apertura delle urne forse per dimostrare che fanno sul serio e che tutte le loro grida a favore [sic] della libertà possono essere riassunte in un unico verbo: sovvertire. Intanto usano le mani.
Si tratta, secondo Repubblica, di persone vicine a Casapound che non c’hanno pensato due volte a dare l’assalto ai candidati della democrazia con metodi squadristi da neofascismo attivo nelle piazze: insomma dando botte da orbi.
Il candidato del M5S De Perro c’ha rimesso un dito, fratturato, ed ha tutt’ora problemi all’udito; una ragazza lesbica in lista con il PD è stata violentata da una nauseabonda cascata di insulti omofobici e quindi botte da orbi anche a un privato cittadino. Il Far-West si è scatenato alla fine del comizio del candidato (e primo cittadino in carica) della destra, Mellone, che è sostenuto anche dal governatore della Puglia Michele Emiliano che, è sempre Repubblica a riferirlo, aveva detto dal palco: “Gli avversari sono il male, li asfalteremo”.
Perché il linguaggio di certa politica provoca troppo spesso certe reazioni. Naturalmente, e chi lo mette in dubbio, le violenze sono state causate da “motivi personali”. Mica politici, figurarsi.
I fatti a Nardò dove il Sindaco che chiede la fiducia per il secondo mandato ha nelle sue liste candidati di Casapound. Per il M5S il sindaco Mellone “Incita all’odio”. Il punto è che ci provano, e ci provano sul serio… E in questo paese tutto si prende sempre troppo sotto gamba…
(2 ottobre 2021)
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