di Redazione #Sicilia twitter@gaiaitaliacom #Lavoro
Mentre il Siad-Cisal apriva le porte allo sciopero generale, si scatenava un tutti contro tutti ed un ulteriore spaccatura tra Regione e tutti gli altri sulla questione tutta pentastellata che ruota intorno al destino dei Centri per l’impiego. La Siad-Cisal parlava apertamente di “Presa in giro” e minacciava “il governo Musumeci cambia musica sui dipendenti dei Centri per l’impiego della Sicilia o il Siad-Cisal, con o senza gli altri sindacati, è pronto allo sciopero generale”.
Più morbidi erano stati invece, scrive Repubblica, i toni di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Sadirs e Ugl, che pure al termine della nota avevano fatto notare come “migliaia di dipendenti svolgono mansioni superiori alla Regione e tengono in piedi l’amministrazione. Eppure a distanza di anni non hanno ottenuto il giusto riconoscimenti professionale attraverso meccanismi di riclassificazione”.
(4 novembre 2019)
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